Settembre è il mese che ci invita a riflettere su come trattiamo il cibo che abbiamo. È il periodo dell’anno in cui il mondo torna a parlare di spreco alimentare e di come possiamo prendercene cura in modo più consapevole. Ogni anno, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate, e le patate sono tra gli ingredienti più scartati al mondo. Troppo germogliate, troppo rovinate, troppo ordinarie.
Ma forse il problema è proprio lo sguardo con cui le osserviamo.
Al Refettorio Ambrosiano abbiamo imparato cosa può succedere quando ingredienti semplici incontrano attenzione e creatività. Nel 2015, lo chef Mauro Colagreco ha cucinato per una sala piena di bambini. Con gli ingredienti arrivati quel giorno — patate, uova, formaggio di capra — ha preparato qualcosa di inaspettato: un nido di patate calde e croccanti, con un uovo in camicia al centro. Un piatto semplice, pensato per strappare un sorriso.
Quando i bambini hanno ricevuto i piatti, sono rimasti fermi. Sembravano troppo belli per essere toccati. Poi uno di loro ha rotto l’uovo: il tuorlo si è sparso nel piatto e il tavolo si è riempito di risate. Quel piatto è diventato un gioco, una sorpresa, un momento condiviso di gioia.
Come ha detto Mauro: «La cucina italiana è sempre stata la capacità di cucinare con quello che si ha. Arrangiarsi.»
Quel giorno, la brigata ha preparato oltre 600 ravioli, 160 nidi di patate con uova in camicia e centinaia di meringhe. Ma ciò che ci è rimasto non sono i numeri, ma l’energia con cui tutto è stato fatto.
Chi ti credi di essere?
A volte, le sorprese più grandi arrivano dalle cose più semplici.
E ciò che sembra ordinario, a uno sguardo più attento, può rivelare molto più di quanto immaginiamo.
Con affetto,
Food for Soul