Considerata sacra dagli Inca, la quinoa è diventata uno dei simboli dell’alimentazione sostenibile: resistente, nutriente e capace di adattarsi ai cambiamenti del clima.
Non è un cereale, ma un seme che cresce dove poco altro riesce a farlo, richiede pochissima acqua e offre un equilibrio di proteine che nutre non solo le persone, ma anche la terra da cui nasce.
Al Refettorio Ambrosiano, lo chef Mauro Uliassi ha trasformato questa idea in un gesto concreto, portando in tavola un piatto insieme familiare e proiettato nel futuro. È arrivato da Senigallia con casse di calamari freschi, patate e pomodori — e poi, quasi per intuizione, ha scelto la quinoa.
Non come contorno, ma come protagonista: fritta fino a diventare croccante, l’ha usata in un piatto di ali di pollo con salsa agrodolce, cipollotti, prezzemolo e quinoa croccante. Un incontro di sapori e contrasti che ha trasformato un ingrediente semplice in qualcosa di nuovo, luminoso, pieno di energia.
Mentre cucinava, Chef Uliassi ci ha ricordato che la cucina deve sempre restare in movimento — provare, imparare, evolvere. Parole che risuonano con la domanda che ci poniamo questo mese: Dove stiamo andando?
Abbiamo capito che il futuro non è una meta, ma una direzione — fatta delle scelte che facciamo, degli ingredienti che scegliamo e del modo in cui ci prendiamo cura di ciò che abbiamo.
Con affetto,
Food for Soul






