OzHarvest e Food for Soul hanno unito le forze per aprire il Refettorio OzHarvest Sydney, il primo progetto australiano a impatto sociale che accoglie i membri vulnerabili della comunità offrendo un pasto nutriente servito con amore.
Il progetto di ristrutturazione che ha trasformato un edificio centenario in Crown Street nel Refettorio OzHarvest Sydney è finalmente giunto al termine, dopo due anni. E giovedì 24 febbraio ha ufficialmente aperto le sue porte una nuova esperienza di ospitalità. Questo spazio comunitario unico metterà in pratica la missione di Food for Soul e OzHarvest, riducendo lo spreco alimentare e accogliendo al suo interno individui vulnerabili ai quali verrà offerto tutti i giorni, dal martedì al venerdì, un pranzo nutriente, insieme ad altre attività ed eventi culturali.
“Quello che abbiamo costruito è, in tutti i sensi, un progetto ad impatto sociale – ha affermato Ronni Kahn, fondatrice e CEO di OzHarvest – Sono rimasta molto stupita dalla risposta di tutti coloro a cui abbiamo chiesto aiuto. A cominciare dall’edificio, che è stato generosamente donato da un sostenitore filantropico, per arrivare agli arredi, la cucina, i mattoni, il pavimento, i mobili, le luci e le opere d’arte, i piatti, la macchina del caffè… la lista è davvero lunga! E, naturalmente, il piccolo team di OzHarvest sarà supportato da un gruppo di meravigliosi volontari che doneranno tempo ed energia per accogliere gli ospiti in questo spazio speciale”
L’evento di apertura che si è tenuto giovedì è iniziato con la ‘cerimonia del fumo’, una cerimonia tribale per celebrare il passato, il presente e il futuro di questa terra sacra e per benedire lo spazio con augurii di guarigione e positività. La cerimonia è stata seguita da una colazione dedicata a funzionari e sostenitori della città. Lo spazio offrirà un servizio di pranzo gratuito agli ospiti vulnerabili dell’area circostante e includerà programmi di educazione alimentare, cene comunitarie ed eventi speciali.
Vogliamo farvi rivivere l’emozione di questa giornata attraverso le parole di due grandi donne: Ronni Kahn, Fondatrice e CEO di OzHarvest, e Jez Wicks, Head Chef del Refettorio OzHarvest.

Ronni Kahn
Presidente e CEO OzHarvest
Qual è il risultato della collaborazione tra OzHarvest e Food for Soul? Quali sono i vantaggi che derivano dall’unire le forze?
Collaborare e unire le forze significa creare molta più energia e avere più potere per fare la differenza, e non c’è alcun dubbio che questo progetto sarebbe stato molto diverso se OzHarvest o Food for Soul lo avessero portato avanti da soli. Ma solo unendo le forze siamo stati in grado di quadruplicare il nostro impatto.
Diciamo sempre che dietro ad ogni pasto si nasconde molto di più. Qual è il potere che questi pasti possono avere nelle vite delle persone e in che modo ciascuno di noi può contribuire al cambiamento?
Condividere un pasto va al di là del semplice gesto fisico: significa dignità, rispetto, ascolto, amore e gioia. La condivisione di un semplice pasto in realtà simboleggia qualcosa di più profondo, come l’abbraccio che a volte non si può avere fisicamente. Offrire cibo nutriente in un ambiente bello e stimolante è il nostro modo per manifestare cura e amore nei confronti degli individui che ne hanno maggiormente bisogno.
In che modo il Refettorio può diventare un modello in grado di fare la differenza all’interno della comunità? Con riferimento all’Australia, pensi che il Refettorio OzHravest Sydney sarà in grado di ispirare altre persone e organizzazioni?
Quello che abbiamo costruito con il Refettorio OzHarvest Sydney è uno spazio mai esistito prima, uno spazio in cui chiunque può entrare, sentirsi amato e accolto con un pasto nutriente e andarsene con una consapevolezza nuova, che la vita vale pena essere vissuta. Credo che nessuno offra questo tipo di esperienza. Abbiamo sempre fornito assistenza alimentare alle persone bisognose con dignità e rispetto, ma il Refettorio è un’esperienza unica: uno spazio in cui ogni pietra e mattone sono stati pensati e collocati all’interno dello spazio con l’intento di fare sentire le persone speciali. Il nostro sogno è portare questo modello in ogni città dell’Australia.
Il Refettorio, inoltre, è un appello ad agire, poichè chiediamo alla comunità di supportarci in tanti modi diversi: invitiamo i volontari a unirsi a noi, gli chef a entrare e cucinare, e invitiamo le persone a far parte dell’esperienza nella speranza di creare un vero e proprio effetto a catena all’interno della comunità.

Jez Wicks
Chef del Refettorio OzHarvest Sydney
Pensi che il Refettorio OzHarvest Sydney possa incoraggiare le persone a riflettere sulla salute del sistema alimentare? Con quali azioni concrete la cucina del Refettorio opera per combattere gli sprechi alimentari?
Sono sempre stata molto appassionata a tematiche quali lo spreco alimentare e l’analisi del sistema alimentare imperfetto. Come chef, ho la responsabilità di lavorare con la mente aperta e immaginare come contribuire a creare un mondo senza sprechi, perchè il futuro del cibo deve essere a sprechi zero.
Il Refettorio OzHarvest Sydney applicherà questa filosofia, ridando vita a prodotti recuperati e donati. Con impegno, esperienza e creatività qualsiasi risorsa può essere trasformata in un pasto speciale, impedendo che i prodotti finiscano in discarica. Come Chef del Refettorio cucinerò per gli ospiti dello spazio con questi prodotti, dando l’esempio di come fare per cambiare il rapporto che abbiamo con le eccedenze.
Che ruolo hanno gli Chef nella promozione di un modello alimentare più sostenibile? In che modo aziende e istituzioni pubbliche possono contribuire a questo cambiamento?
Come chef abbiamo la responsabilità di educare le persone attraverso le pratiche corrette da adottare in cucina e le nostre convinzioni, soprattutto in questo momento storico di spreco e insicurezza alimentari. Dobbiamo riuscire a favorire un sistema a circuito chiuso, valorizzando al meglio ogni prodotto che ci arriva.
Ad esempio, le aziende devono ripensare al modo in cui i materiali e i prodotti vengono confezionati e preferire imballaggi naturali per i prodotti freschi. Se riuscissimo ad abbandonare l’idea che frutta e verdura devono avere una forma “perfetta” avremmo un enorme calo degli sprechi, ad esempio nelle fattorie. Tanti prodotti perfettamente commestibili vengono buttati via a causa delle nostre convinzioni e del nostro comportamento di acquisto. Cos’ha di diverso una carota dalla forma irregolare?
Cosa ti aspetti da questa esperienza? Cosa differenzierà il Refettorio dalle altre mense?
Spero che il Refettorio diventi un luogo in cui le persone possano percepire un vero senso di comunità, dove possano essere accolte e nutrite. Promuovendo la bellezza in ogni sua forma, possiamo creare un vero e proprio centro in grado di accogliere e riabilitare le persone, producendo un impatto positivo.
Il Refettorio si differenzia per le piccole cose che lo rendono un luogo speciale: le opere d’arte, le stoviglie, il design e la disposizione dello spazio. Il valore aggiunto è dato dal modo in cui possiamo usare esperienza e immaginazione per trasformare le nostre piccole cucine in veri e propri laboratori in grado di trasformare prodotti recuperati in pasti speciali per gli ospiti del nostro progetto.