Food for Soul è l’organizzazione non profit fondata dallo chef Massimo Bottura e Lara Gilmore, con un obiettivo preciso: trasformare lo spreco alimentare in un’occasione di inclusione e cambiamento sociale.
Il cibo non è semplice nutrimento: è uno strumento di connessione, un mezzo per restituire dignità e costruire comunità più forti.
Lavoriamo insieme a chef, partner e volontari in tutto il mondo per recuperare eccedenze alimentari e trasformarle in pasti sani, buoni e di qualità, serviti nei Refettori e in altri progetti di ospitalità sociale.
I Refettori non sono semplici mense: sono luoghi accoglienti e curati, dove ogni individuo può sentirsi riconosciuto e rispettato. Qui il cibo diventa un atto di cura e un motore di cambiamento, capace di unire e abbattere le disuguaglianze.
Il nostro impegno va oltre il recupero del cibo: vogliamo generare consapevolezza, promuovere l’educazione e ispirare un cambiamento culturale, affinché il valore del cibo sia misurato anche in termini sociali e ambientali, non solo economici.
Insieme possiamo costruire un futuro più sostenibile e inclusivo, un pasto alla volta.
I principi guida
I Principi Guida di Food for Soul ne definiscono l’impatto e ispirano ogni azione dell’organizzazione:
Il potere della bellezza
La bellezza può ispirare speranza, restituire dignità e trasformare vite. È il cuore di ogni spazio che creiamo, di ogni gesto che compiamo e di ogni pasto che serviamo.
Il valore dell’ospitalità
L’ospitalità non sta solo nel servizio: è connessione, cura e rispetto. Servire gli altri è un atto nobile e i nostri programmi promuovono ambienti accoglienti in cui tutti si sentano visti, valorizzati e inclusi.
La qualità delle idee
Insieme siamo più forti e la collaborazione alimenta l’innovazione. Lavorando con esperti di diversi settori, creiamo spazi ed esperienze che ispirano apprendimento, scambio e azione. Insieme possiamo promuovere un cambiamento significativo.
La bellezza ha infinite forme
La bellezza è un linguaggio universale, capace di ispirare e rivelare potenziali nascosti.
Un momento di bellezza – che sia arte, design, musica o un gesto di gentilezza – può sospendere la quotidianità e creare connessioni autentiche tra le persone.
Creando spazi ed esperienze che celebrano il diritto di tutti alla bellezza, i Refettori invitano all’empatia e favoriscono relazioni umane che possono diventare motori di vero cambiamento.
Refettorio Ambrosiano
Il progetto, realizzato dal Politecnico di Milano, è stato supervisionato da Caritas Ambrosiana e Davide Rampello. Grazie a questo lavoro, arte e architettura hanno creato uno spazio innovativo nel cuore del quartiere Greco di Milano.
Quando arte e cultura si incontrano
Cinque artisti e quindici designer hanno contribuito a trasformare il Refettorio Ambrosiano in uno spazio culturale, donando opere d’arte e arredi che ne arricchiscono l’atmosfera.
Porta dell’Accoglienza
La Porta dell’Accoglienza di Mimmo Paladino accoglie tutti, simboleggiando l’impegno della comunità e la promessa che nessuno sarà mai lasciato indietro.
Refettorio Gastromotiva
Un progetto nato dalla collaborazione tra lo Chef Massimo Bottura e Gastromotiva, prende vita grazie ai contributi di artisti come Vik Muniz e i fratelli Campana. Le sue pareti traslucide brillano come un faro di inclusività e creatività nel cuore del quartiere Lapa di Rio.
Il linguaggio dell’arte
Il Refettorio Gastromotiva unisce l’autenticità industriale all’arte, con opere di JR e Pas Schafer e design firmati da METRO e dai fratelli Campana.
L’ultima Cena di Vik Muniz
Realizzata con sciroppo di cioccolato e immortalata in fotografia, quest’opera collega Milano al Brasile, rendendo omaggio alle origini del primo Refettorio e alla cultura iconica del cacao brasiliano.
Refettorio Felix
Progettato dallo Studioilse di Ilse Crawford, il Refettorio Felix combina luci soffuse, colori intensi ed elementi naturali per creare un ambiente caldo e accogliente, ideale per il comfort della comunità.
Uno spazio che favorisce le connessioni
Il Refettorio Felix rivela il potenziale nascosto di persone, luoghi e oggetti. Le lanterne di carta sospese sul soffitto a volta illuminano lo spazio, creando un’atmosfera accogliente e intima.
Refettorio Paris
Al Refettorio Paris, le nuvole fluttuanti dell’artista JR hanno portato la natura nella cripta della Madeleine, mentre Nicola Delon e Ramy Fischler hanno contribuito con opere d’arte cariche di significato.
L’arte in tavola
Gli artisti francesi JR e Prune Nourry hanno disegnato piatti con Bernardaud, celebrando le mani come simboli di offerta e connessione—un perfetto connubio tra arte e ospitalità.
Refettorio Mérida
I pavimenti originali del Refettorio Mérida, in piastrelle, conservano la tradizione ceramica del Messico del XVI secolo, accogliendo gli ospiti con calore e orgoglio culturale.
Refettorio Made in Cloister
Un convento restaurato diventa un polo creativo, fondendo i design di Mimmo Paladino con l’artigianato degli artigiani napoletani, in una perfetta unione di etica ed estetica.
Refettorio OzHarvest
Ispirato alla bellezza naturale dell’Australia, lo spazio integra tonalità terrose e arte indigena, celebrando il territorio e la sua ricca eredità culturale.
Refettorio Geneva
Luce naturale, dettagli in legno e un’opera al neon di Mai-Thu caratterizzano questo spazio, pensato per favorire la creatività, l’eccellenza culinaria e la connessione umana.
Una porta verso la creatività
L’opera vibrante di John Armleder domina lo spazio, accompagnata da una carta da parati geometrica blu di Mai-Thu, creando un ingresso suggestivo in armonia con il design elegante del Refettorio.
Refettorio Modena
La sala da pranzo del Refettorio Modena ospita i murales di Luca Zamoc e Luca Lattuga, che illustrano la leggenda di San Geminiano, il quale difese la città dall’invasione di Attila con una nebbia mistica—a tributo alla storia e allo spirito comunitario di Modena.
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Progetti Refettorio
Dove il cibo diventa cura, gli spazi accolgono la comunità, e l’azione porta al cambiamento.