Refettorio Gastromotiva: un faro per l’intera comunità

Credits: Refettorio Gastromotiva

A un mese dallo scoppio dell’emergenza COVID-19 il Refettorio Gastromotiva non si è mai arreso e, grazie al sostegno di volontari, membri del team e partner locali, è riuscito a riorganizzare le proprie attività in modo da continuare ad assistere la propria comunità.

Sfortunatamente l’emergenza COVID-19 attualmente in corso non conosce confini, e il 25 febbraio anche il Brasile, paese che nel 2016 aveva accolto il Refettorio Gastromotiva a braccia aperte, ha dichiarato lo stato di emergenza.

Inutile dire che la crisi sanitaria ha avuto un grave impatto sulle dinamiche operative del progetto, e il 17 marzo tutte le attività normalmente svolte dal Refettorio che coinvolgono la comunità sono state sospese. Tra queste non ci sono solo il servizio di pranzo e cena per le persone che necessitano assistenza o i corsi di cucina legati al tema della gastronomia sociale, ma anche tutte le altre attività normalmente ospitate nello spazio: seminari, eventi sociali e culturali, attività educative organizzate in collaborazione con organizzazioni di assistenza sociale, gli ex alunni e la rete di professori e chef professionisti. Per questo motivo, inoltre, i dipendenti di Gastromotiva si sono dovuti riorganizzare passando al lavoro da casa, e tutti gli eventi e i servizi di volontariato da parte delle aziende in programma dal 17 marzo fino alla fine dell’anno sono stati posticipati o cancellati.

Ma non per questo il Refettorio si è arreso, e dopo una breve analisi delle nuove esigenze richieste dal progetto e dalla comunità assistita, il Refettorio ha messo in atto un piano di azione per adattare al meglio le attività al nuovo scenario in corso.

Marcia Maia (Volontaria nelle cucine del Refettorio Gastromotiva)

Per continuare a rispondere ai bisogni della comunità – che necessita di assistenza e aiuti alimentari, ora più che mai – il Refettorio ha modificato il proprio servizio trasformandosi in un Banco Alimentare, e diventando così un punto di raccolta per tutti i partner dell’industria alimentare, della ristorazione e della catena alberghiera, in grado di sostenere la raccolta di eccedenze alimentari. Grazie alla collaborazione con 32 organizzazioni sociali, progetti, organizzazioni religiose filantropiche e strutture governative, il servizio di Banco Alimentare si è attivato il 24 marzo, e lo staff si è organizzato in modo da poter mappare e registrare tutte le operazioni svolte dalle organizzazioni sociali, dai progetti e dalle strutture governative che ne hanno beneficiato.

Un’altra bellissima iniziativa nata dallo spirito di collaborazione delle ultime settimane è il progetto “Cucine Solidali”, programma che offre agli studenti provenienti dal corso di formazione professionale di Gastromotiva e che risiedono nelle aree periferiche della città, gli strumenti e la formazione necessaria per aprire le proprie cucine di casa alla comunità, cucinando pasti a partire da eccedenze alimentari e consegnandoli a chi ne ha più bisogno. Dulcis in fundo, all’inizio di aprile il Refettorio ha attivato anche una serie di corsi online per gli studenti iscritti al corso di cucina professionale con enfasi su tematiche come la gastronomia sociale.

Non appena la situazione verrà dichiarata sicura per personale, ospiti e volontari, il Refettorio sarà pronto a riprendere i suoi regolari servizi, ma fino ad allora non ha intenzione di abbandonare la propria comunità, dimostrando una capacità di risposta e di un senso di responsabilità che non possiamo fare altro che applaudire.

Per ulteriori aggiornamenti sulle attività in corso non dimenticatevi di seguire il Refettorio Gastromotiva sui suoi canali social, tramite i quali potrete sostenere direttamente il progetto.

Per supportare i Refettori e Social Tables in tutto il mondo, invece, unitevi al nostro appello e supportate il fondo che Food for Soul ha creato a favore delle proprie comunità: donate.foodforsoul.it/ACallToAct